Cresce la città, e con essa cinema e teatri
di Mauro Annarumma per The Post Internazionale
(Foto di Hisham Karouri)
Il Coliseum, a Souk al Arabi, è un cinema all’aperto, il principale e meglio noto di tutta Khartum. Quattro milioni di abitanti ruotano e si animano intorno ad esso, intenti a recitare il proprio ruolo nella caotica vita della capitale.
Mercanti, militari, studenti, tutti li puoi vedere intorno a te: inutile tentare di seguire le immagini dei film bollywoodiani sul grande schermo del Coliseum, il tempo si passa a guardarsi intorno, a chiedere “keyf, tamaam?” (“come va?”) e a cercare la posizione migliore sulle scomode sedie a schiera del cinema.
Anche a Nord, in Halfanya, o ad Omdurman, a Watania, giovani cittadini siedono composti. I rigidi costumi islamici tengono lontane le ragazze dalle decine di cinema all’aperto, snobbati dai più benestanti, che fanno comunella nei club più rinomati che offrono film e spettacoli teatrali ai propri ospiti.
Sono lontani gli anni 60 e 70, quando il palcoscenico era battuto più volte al giorno.
Eppure il National Theatre ancora guarda oltre il fiume Nilo, e richiama da tutta la provincia giovani appassionati di recitazione, esibizioni artistiche e musica.
Altrove, ai bordi del Sudan, suonano le armi.
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