Farmacoterapia e psicoterapia dei disturbi d’ansia e dell’umore.
“Gli uomini non sono agitati e turbati dalle cose, ma dalle opinioni che essi hanno delle cose”
(Epitteto, 50-125 d.C.)
Alla base della psicoterapia cognitivo -comportamentale vi è il presupposto che tra pensieri, emozioni e comportamenti vi è una stretta relazione e che ciò che pensiamo e che facciamo nel presente influenzano i problemi emotivi.
Contrariamente ad altre forme di psicoterapia, quella cognitivo-comportamentale è supportata dalla ricerca scientifica, pertanto si può affermare con cognizione di causa che le nostre reazioni emotive e comportamentali sono determinate dal modo in cui interpretiamo le varie situazioni, quindi dal significato che diamo agli eventi, quotidianamente, il quale influenza negativamente l’umore e il comportamento.
Uno degli obiettivi della terapia è quello di mettere in luce i pensieri disfunzionali, ad esempio quelli angoscianti, e a valutare quanto siano realistici. Si impara a riconoscere le interpretazioni errate degli eventi e a valutarne di alternative, ottenendo, quasi subito,un miglioramento dei sintomi. Migliora l’umore, si corregge il comportamento, si raggiungono più facilmente felicità e benessere, si perseguono con efficacia i propri scopi della vita.
Gli incontri sono settimanali e durano circa 50 minuti, per una durata media di tre-sei mesi che si può estendere fino a dodici mesi in casi di grave sofferenza emotiva. La psicoterapia cognitivo-comportamentale si avvale di tecniche basate sul colloquio clinico di tipo socratico, esercizi comportamentali (e.g. esposizioni graduali a situazioni temute, tecniche di rilassamento) e tecniche immaginative. Seguono, a distanza di tempo programmata, alcune sedute di controllo. Il percorso è comunque, in ogni caso, concordato e stabilito su misura dell’assistito. E’ un cammino da fare insieme, una relazione di crescita per entrambi.